Il 2024 è stato segnato da temperature globali eccezionali, superando il caldo record registrato nel 2023. Si è distinto come
il primo anno in cui la temperatura media globale ha superato stabilmente di 1,5 °C i livelli preindustriali, una soglia cruciale fissata dall'Accordo di Parigi per mitigare i rischi e gli effetti del cambiamento climatico.
Record storici sono stati raggiunti per i livelli di gas serra, vapore acqueo nella colonna d'aria, temperature atmosferiche e quelle della superficie oceanica. Questi fenomeni hanno alimentato eventi estremi come inondazioni, ondate di calore e incendi devastanti, evidenziando il rapido aggravarsi degli impatti del cambiamento climatico, attribuiti in gran parte, secondo gli studiosi, all'attività umana.
2024 record globale di caldo sul Pianeta Terra
Il
Copernicus Climate Change Service (C3S) ha pubblicato in data 10 Gennaio 2025 il rapporto di riepilogo sul clima globale del 2024. Le analisi sulla temperatura globale sono riferite sia al
livello preindustriale (media del periodo 1850-1900) sia a un periodo di
riferimento più recente (media del periodo 1991-2020). Salvo indicazioni contrarie, le statistiche derivano dal dataset ECMWF ERA5, utilizzato dal C3S per il monitoraggio climatico globale.
Aumento della temperatura globale dell'aria superficiale (ºC) rispetto alla media del periodo di riferimento preindustriale - Credit: C3S/ECMWF
I punti chiave sulla temperatura dell'aria del rapporto climatico Copernicus 2024
Il 2024 è stato l'anno più caldo mai registrato secondo un database multi-dataset che monitora le temperature globali dal 1850.
La temperatura media globale è stata di 15,10°C, superando di 0,12°C il record annuale precedente del 2023.
Rispetto alla media del periodo 1991-2020, il 2024 è risultato più caldo di 0,72°C e ha segnato un aumento di 1,60°C rispetto ai livelli preindustriali, diventando il primo anno solare a superare stabilmente la soglia di +1,5°C.
Gli ultimi dieci anni si confermano i più caldi mai registrati.
Ogni mese da gennaio a giugno 2024 ha fatto segnare temperature superiori rispetto agli stessi mesi di qualsiasi anno precedente. Agosto 2024 ha eguagliato il record di agosto 2023, mentre i mesi da luglio a dicembre sono stati il secondo periodo più caldo mai registrato per ciascun mese, dopo il corrispondente del 2023.
Tre stagioni del 2024 hanno raggiunto temperature record: l'inverno boreale (dicembre 2023 - febbraio 2024) con un'anomalia di +0,78°C, la primavera boreale (marzo-maggio) con +0,68°C e l'estate boreale (giugno-agosto) con +0,69°C rispetto alla media 1991-2020.
Il 22 luglio 2024 la temperatura media globale giornaliera ha raggiunto un nuovo record di 17,16°C.
Per analizzare l'eccezionalità del 2024 in diverse aree del pianeta, le temperature annuali registrate dal 1979 al 2024 sono state confrontate e classificate. I dati hanno evidenziato
picchi record su circa un terzo (32%) della superficie terrestre. Inoltre, il
2024 si è confermato l'anno più caldo mai registrato in tutte le regioni continentali, ad eccezione di Australasia e Antartide.
Classifica della temperatura media annuale dell'aria nel 2024 e corrispondente anomalia, rispetto alla media del periodo di riferimento 1991-2020 per sei regioni continentali - Credit: C3S/ECMWF
I punti chiave sulla temperatura superficiale marina del rapporto climatico Copernicus 2024
Nel 2024, la temperatura media annuale della superficie del mare (SST) negli oceani extrapolari ha raggiunto un record storico di 20,87°C.
Da gennaio a giugno, la SST ha mantenuto livelli record per il periodo dell'anno, proseguendo una tendenza iniziata con i record mensili di maggio 2023.
Da luglio a dicembre, la SST è risultata la seconda più alta mai registrata, preceduta solo dal 2023.
Le condizioni climatiche del 2024 sono state influenzate dagli effetti residui di un forte evento El Niño nel 2023 e dalla successiva transizione verso condizioni neutre dell'Oscillazione Meridionale di El Niño (ENSO).
La maggior parte dei bacini oceanici ha registrato temperature della superficie superiori alla media, con valori record nell'Atlantico settentrionale, nel Pacifico occidentale e nell'Oceano Indiano.
Anomalie ed estremi nella temperatura della superficie del mare per il 2024 - Credit: C3S/ECMWF
Le concentrazioni atmosferiche di
anidride carbonica e metano hanno raggiunto livelli record nel 2024, rispettivamente pari a 422 ppm e 1897 ppb.
Le concentrazioni atmosferiche di gas serra come anidride carbonica (CO₂) e metano (CH₄) hanno continuato a crescere ed i dati preliminari raccolti tramite analisi satellitare, mediati sull'intera colonna atmosferica, indicano che i livelli di CO₂ sono aumentati di circa 2,9 ppm (+/- 0,3 ppm) rispetto al precedente record del 2023, raggiungendo una media annuale di circa 422,1 ppm. Allo stesso tempo, il metano ha registrato un incremento di circa 3 ppb (+/- 2 ppb), portando la media del 2024 a 1897 ppb.
L'aumento della CO₂ nel 2024 è stato superiore alla media degli ultimi anni, con un incremento maggiore rispetto al periodo 2022-2023 (+2,5 ppm). Tuttavia,
il tasso di crescita del metano è risultato inferiore rispetto alle tendenze registrate negli anni precedenti.
Concentrazione media globale mensile di Anidride Carbonica e Metano - Credit: C3S/CAMS/ECMWF/University of Bremen/SRON
Quali sono i fattori che hanno contribuito al caldo eccezionale del 2023 e del 2024?
L'evento
El Niño 2023-2024, pur essendo forte, non è stato eccezionale, con un picco dell’indice Oceanic Niño pari a 2,0°C, inferiore ai valori registrati durante gli eventi del 2015-2016, 1997-1998 e 1982-1983. Tuttavia, oltre all'El Niño,
gran parte del riscaldamento e dell'aumento dell'umidità atmosferica nei due anni sembra essere legata alle temperature della superficie del mare (SST) in altri bacini oceanici. Inoltre, il passaggio da El Niño a condizioni ENSO neutre è stato lento nel 2024, contribuendo al protrarsi delle anomalie climatiche.
Tra i
fattori aggiuntivi che potrebbero aver influenzato uno o entrambi gli anni ci sono:
Eruzione del vulcano Hunga Tonga-Hunga Ha'apai (gennaio 2022): riscaldamento dovuto all'aumento del vapore acqueo nella stratosfera, parzialmente compensato dal raffreddamento causato dagli aerosol.
Riduzione delle emissioni di anidride solforosa nel trasporto marittimo: diminuzione degli aerosol, che ha portato a un ulteriore riscaldamento.
Riduzione delle nubi basse: riscaldamento dovuto all'aumento dell'assorbimento della radiazione solare da parte del sistema climatico.
Massimo del ciclo solare: incremento del riscaldamento per via di una maggiore energia solare in arrivo sulla Terra.
Feedback temperatura/vapore acqueo: amplificazione dell'effetto serra causata dall'aumento di vapore acqueo nell'atmosfera.
Per ulteriori approfondimenti:
- La pubblicazione "
Global Climate Highlights 2024" del centro ricerca europeo Copernicus.