Cosa serve per fare Astrofotografia di oggetti del profondo cielo?

Apparecchiature e strumenti che sono necessari per avvicinarsi al mondo dell'astrofotografia con particolare riferimento agli oggetti del profondo cielo


In questo breve articolo mi limito ad elencare velocemente le apparecchiature e gli strumenti che sono necessari per avvicinarsi al mondo dell'astrofotografia, per chi non ne sa assolutamente nulla di questa diversissima branca della fotografia tradizionale.

Gli oggetti celesti si distinguono in 2 grandi macro categorie per cui vengono richieste differenti strumentazioni e approcci e processi diversi: soggetti "planetari" cioè appartenenti al nostro sistema solare come i pianeti, la luna, le comete; corpi cosiddetti "oggetti del profondo cielo" come galassie, nebulose, ammassi stellari, residui di supernovae: il mio interesse astrofotografico riguarda questi ultimi. Alcuni astrofili preferiscono spostarsi sotto cieli qualitativamente migliori e bui per scattare, perché la qualità di ogni fotogramma acquisito risulterà maggiore: scelgono perciò attrezzatura più snella e meno ingombrante per una maggiore comodità di spostamento. Altri astrofili, tra cui il sottoscritto, scelgono invece la praticità di una postazione "fissa" dove tutta l'attrezzatura è già pronta all’uso a discapito solitamente di un cielo "inquinato" di città o pianura (cortile o terrazzi).

Montatura: Quando si comincia a fare astrofotografia, si commette il grave errore (me compreso) di dare poca importanza alla montatura ed invece, strada facendo, ci si rende conto che rappresenta le fondamenta del sistema, la parte più importante di tutta la catena. Su di essa dovrà essere posta tutta la nostra strumentazione, quindi deve essere robusta, resistente, sopportare almeno un 30% in più del peso totale di tutta l'attrezzatura, ed avere caratteristiche costruttive e meccaniche di qualità per poter inseguire precisamente e con bassi errori la volta celeste nel suo lento spostamento notturno. Un famoso detto tra noi astrofili è: "prendere la montatura qualitativamente migliore e con la più alta capacità di carico che il nostro portafoglio ci consenta di acquistare in base all'uso previsto".

Telescopio (od obiettivo fotografico): I telescopi (a lenti, specchi, rifrattori, riflettori, catadiottrici…) nascono per un uso stellare e celeste, quindi la loro progettazione e le tecniche e i materiali con cui vengono costruiti sono specifici per questo scopo: perciò io consiglio sempre di usare telescopi (anche piccoli) per immortalare gli oggetti celesti del profondo cielo. Negli ultimi anni anche molti obiettivi fotografici vengono costruiti e progettati sempre meglio e quindi risultano idonei all'uso astrofotografico: in particolare negli ultimi 2 anni molti produttori stanno investendo in strumenti dalle dimensioni contenute ma dalle caratteristiche costruttive e qualità ottiche elevate che li rendono i migliori compagni di viaggio per un astrofilo "itinerante" (dove il peso e gli ingombri diventano una discriminante importante).
Tipologia di Telescopi
Alcune tipologie di Telescopi

Camera di ripresa: La scelta di una camera astronomica dedicata è sempre la miglior scelta: tali camere sono progettate e costruite per l'uso specifico e negli ultimi anni sono diventate più appetibili come costi, grazie all'avvento dei costruttori cinesi che hanno reso fruibili ed acquistabili per il grande pubblico camere raffreddate (anni fa avevano prezzi inaccessibili), cioè camere che possiedono un sistema di raffreddamento "veloce" che "congela" il sensore fino a 40 °C sotto la temperatura ambientale: in questo modo il "rumore" di fondo (nelle sue diverse tipologie: termico, di lettura, di sensibilità..) che si genera durante una sessione fotografica e che rovinerebbe in parte ogni fotogramma acquisito, viene mitigato o quasi eliminato alle basse temperature. Si può praticare astrofotografia anche con reflex o mirrorless e in genere all'inizio si comincia a fotografare il cielo proprio con una camera simile: quando ci si rende conto che la passione aumenta e le proprie capacità pure, ecco che il passo successivo (sia come qualità ma anche come costi) è una camera astronomica dedicata e raffreddata.

Sistema di guida: Per pose brevi non è richiesto, ma per la fotografia a lunga posa è necessario. Ogni fotogramma (in gergo "light") acquisito, tra le decine che concorrono poi a formare la singola foto finale, deve avere una esposizione adeguata più o meno lunga di qualche minuto: le montature commerciali hanno tolleranze costruttive medio-basse che impediscono di inseguire lo spostamento degli astri in modo molto preciso, quindi è necessario dotarsi di un sistema di "guida" che aiuti la montatura in questo compito. Un piccolissimo telescopio a cui si collega una camera apposita definisce il più comune sistema di guida: ne esiste un secondo, definito come "guida fuori asse", che è esente da flessioni differenziali e generalmente più performante del primo, ma per chi comincia risulta più complicato da approntare e gestire.

Computer / Mini PC: Tutta la strumentazione necessita di alcuni software che gestiscono le varie parti strumentali e per poter far funzionare tutto insieme contemporaneamente un PC portatile è quasi obbligatorio. Negli ultimi anni sono diventati di largo uso i mini PC o Raspberry, meno ingombranti e soprattutto meno energivori rispetto ad un notebook: alcuni produttori hanno creato espressamente mini PC astronomici dedicati grossi come un mazzo di carte da attaccare come accessorio al telescopio, leggerissimi e con svariati accessori come porte USB, alimentazione a 12v, Wifi, in modo da gestire tutta l'attrezzatura da remoto (nel mio caso da dentro casa sfruttando il Wifi).

Accessori vari: Non sono necessari all'inizio ma durante il percorso di crescita ed approfondimento in questo hobby, ci si rende conto della loro grande utilità nel controllo e gestione di problematiche termiche, meccaniche ed ambientali del nostro complesso sistema astrofotografico. Con l'inquinamento luminoso ormai irreversibile, i nostri cieli sono sempre meno bui e quindi l'uso di filtri appositi è quasi obbligatorio se non si fotografa dalla montagna. Siccome durante la notte la temperatura cambia (a volte anche di svariati gradi) una fascia anticondensa impedisce la formazione di rugiada sopra le ottiche del telescopio esposte per ore all’atmosfera. I materiali che compongono il sistema ottico tendono a deformarsi per raggiungere un equilibrio termico con l’ambiente circostante e di conseguenza il soggetto ripreso non è più a fuoco durante la notte quando la temperatura varia: un focheggiatore elettronico si occupa di gestire proprio questo aspetto.
Attrezzatura per Astrofotografia
Esempio di attrezzatura per Astrofotografia

Profilo Facebook: Andrea Arbizzi
Astro photo gallery personale: Astro Photo Gallery

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