Mercurio, il pianeta più vicino al Sole

Composizione, aspetto, storia e futuro di Mercurio, il pianeta più piccolo del nostro sistema solare ed il più vicino alla nostra stella.


Oggi parliamo di un pianeta che ha sempre suscitato grande curiosità e fascino: Mercurio, il più vicino al Sole! Se siete appassionati di astronomia o semplicemente volete scoprire qualche dato interessante su questo piccolo pianeta, rimanete con noi e preparatevi ad esplorare la superficie bruciante ed i segreti del nostro "vicinissimo" Mercurio!

Che cos'è Mercurio?
Mercurio è il pianeta "Terrestre" più vicino al Sole dal quale dista in media poco meno di 58 milioni di km 0.3871 ua. Una palla di roccia densa con un diametro di 4880 km (circa 1/3 di quello Terrestre), che ruota su se stessa (rotazione siderale) in 58,65 giorni terrestri con atmosfera praticamente assente per lo più composta da Sodio e Potassio poi Ossigeno, Elio, Argo ed altri elementi. Atmosfera praticamente inesistente a causa della bassa gravità e dell'alta temperatura con valori nelle regioni equatoriali che sfiorano i 440°C di giorno e arrivano a circa -170°C di notte ponendolo al primo posto tra i pianeti del nostro sistema solare come escursione termica superficiale. Mercurio non ha Lune ne Anelli.
Mercurio ripreso dalla sonda Messenger della Nasa - Credit: NASA/Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory/Carnegie Institution of Washington

L'orbita particolare di Mercurio
Mercurio possiede l'orbita più ellittica (a forma di uovo) di tutto il Sistema Solare soggetta alla precessione del perielio, effetto che mise in difficoltà gli astronomi e i calcoli della fisica classica del XIX secolo.
Guardando da lontano, Mercurio compie una rotazione a forma di fiore nel suo perielio, anticipando di 574 arcosecondi ogni secolo (il perielio torna al suo punto originale ogni 400.000 anni circa). Questo ha sempre rappresentato un problema alla Legge di Gravitazione Universale. La figura tracciata da Mercurio nel cielo differisce di 43 arcosecondi ogni secolo rispetto a quanto previsto dalla Legge di Newton. La situazione fu risolta dal grande Albert Einstein grazie alla Relatività Generale: quando fa il perielio, la velocità del pianeta aumenta come previsto dalle Leggi di Keplero e questo produce un'accelerazione nella forza orbitale che lo porta a raggiungere il punto in maniera più rapida del previsto dalla Legge di Newton.

Le scoperte della missione MESSENGER della Nasa
La sonda MESSENGER (MErcury Surface, Space ENvironment, GEochemistry and Ranging) della NASA ha orbitato intorno al pianeta Mercurio tra il 2011 e il 2015, studiando la composizione chimica, la geologia ed il campo magnetico di Mercurio. Il nome MESSENGER fu scelto perché, nella mitologia romana, Mercurio era il messaggero degli dei.
MESSENGER è stato primo veicolo spaziale a orbitare intorno al pianeta e tra i suoi risultati ha determinato la composizione della superficie di Mercurio, la sua storia geologica, dettagli sul suo campo magnetico interno e ha verificato che i suoi depositi polari sono prevalentemente costituiti da ghiaccio d'acqua.

La composizione di Mercurio
Mercurio è il secondo pianeta più denso, dopo la Terra. Ha un grande nucleo metallico con un raggio di circa 1.289 miglia (2.074 chilometri), circa l'85% del raggio del pianeta con una composizione simile a quella della Terra, ma con una percentuale molto più alta di ferro. La superficie del pianeta è coperta da uno strato di roccia solidificata e la maggior parte del suo interno è composto da un mantello di ferro liquido, spesso solo circa 400 chilometri, che circonda il nucleo di ferro e silicio.
La superficie di Mercurio che apparirebbe bruno-grigiastra all'occhio umano, assomiglia a quella della Luna terrestre, segnata da numerosi crateri da impatto risultanti da collisioni con meteoroidi e comete.
Mappe dell'assorbimento di magnesio/silicio (a sinistra) e dei neutroni termici (a destra) sulla superficie di Mercurio (il rosso indica valori alti, il blu bassi)

Lo strano campo magnetico di Mercurio
Il campo magnetico di Mercurio è sfalsato rispetto all'equatore del pianeta ed è più forte nelle zone settentrionali. Sebbene sia molto meno potente rispetto a quello terrestre (circa 100 volte più debole), interagisce comunque con il campo magnetico del vento solare creando talvolta estesi tornado magnetici che portano plasma caldo e veloce verso la superficie di Mercurio. Quando questi ioni colpiscono a terra, staccano atomi con carica neutrale che si dirigono verso l'alto formando un anello nel cielo.

Mercurio nel futuro
Il futuro di Mercurio è strettamente legato alla sorte del Sole. Nel corso dei prossimi miliardi di anni, il Sole si gonfierà diventando una gigante rossa e inghiottirà Mercurio, Venere e Terra.

Per ulteriori approfondimenti:
- La sezione su Mercurio curata dalla NASA.

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