Nebulosa del Granchio M1 e Galassia di Bode M81

Due splendidi oggetti del profondo cielo in tutta la loro bellezza, la Nebulosa del Granchio nella costellazione del Toro e la Galassia di Bode nella costellazione boreale dell'Orsa Maggiore.


M1 è il primo oggetto del famoso catalogo di Charles Messier ed è il resto di una supernova visibile nella costellazione del Toro. Anche se il suo aspetto non richiama la forma del crostaceo, viene comunemente conosciuta come nebulosa del Granchio perché William Parsons, che la osservò dal Castello di Birr nel 1844, ne disegnò un suo schizzo che gli ricordava l'aspetto di un granchio. L'esplosione stellare (“supernova”) che la generò fu osservata e registrata dagli astronomi cinesi ed arabi, i quali scrissero che fu talmente brillante da risultare visibile durante il giorno per 23 giorni consecutivi e durante la notte per 653 giorni consecutivi: raggiunse la sua massima magnitudine stimata compresa fra −7 e −4,5 (diventando così l'oggetto più brillante del cielo notturno ad eccezione della Luna piena). Importanti sono anche le testimonianze grafiche dell'evento, come le pitture rupestri opera degli Indios Anasazi rinvenute nei Navaho Canyon e White Mesa (in Arizona), così come quelle nel Chaco Canyon National Park (nel Nuovo Messico).
La Nebulosa Granchio, resto di supernova visibile nella costellazione del Toro

Riprese effettuate a Gennaio 2022: 105 immagini (lights) ciascuna di 600 secondi con filtro multi banda stretta Optolong L-eXtreme per un totale di 17,5h totale di scatti.

M81 o più comunemente conosciuta come Galassia di Bode (dal suo scopritore Johann Elert Bode che la osservò per la prima volta nel 1774), è una galassia a spirale situata nella costellazione boreale dell'Orsa Maggiore. M81 è una galassia piuttosto brillante, grazie alla sua vicinanza (12.000.000 anni luce), e può essere individuata anche con un semplice binocolo. Un telescopio di 15 cm di diametro consente di poter distinguere già la struttura del nucleo, ma solo con strumenti da 30 cm si cominciano ad evidenziare le prime strutture dei bracci più esterni della galassia, sotto forma di variazioni della luminosità dell'alone attorno al nucleo. Si stima che M81 contenga approssimativamente 250 miliardi di stelle, è quindi leggermente più piccola della nostra Via Lattea.
La Galassia di Bode, galassia a spirale situata a 12 milioni di anni luce dalla Terra nella costellazione boreale dell'Orsa Maggiore

Riprese effettuate a Febbraio 2022: 191 immagini (lights) ciascuna di 300 secondi con filtro anti inquinamento luminoso a banda larga Optolong L-Pro + 24 lights con filtro multi banda stretta Optolong L-eXtreme per esaltare ed enfatizzare le parti di gas idrogeno HII (quei "nodulini rosa-rossi" visibili in foto cioè nuvole di idrogeno con una intensa formazione stellare); per un totale di 20h totale di scatti.
Calibrazione dei lights con: 70 Darks, 85 Flats, 100 Dark-flats

Dati tecnici di ripresa e strumentazione usata per entrambi gli oggetti:
Telescopio: Tecnosky Doublet Apo 125 f7,8 a focale nativa = 973 mm
Camera: ZWO ASI533MC Pro
Montatura: iOptron Gem45, Cem40
Camera di guida: ASI290MM Mini + ZWO OAG (guida fuori asse)
Focheggiatore elettronico: ZWO EAF
Mini PC per gestire il tutto: ZWO AsiAir Plus
Fascia anticondensa: Artesky dew heater

Software utilizzati:
Astro Pixel Processor per calibrazione, somma e stacking finale, Photoshop 2022 (con plugins StarXterminator, APF-R, Photokemi's ST, Astronomy AT, Starizona AA), Starnet v.2, Topaz Denoise, Siril 1.0

Luogo di ripresa:
Periferia di Modena (Sqm 18.3-18.9 Bortle 7,5-8)

Profilo Facebook: Andrea Arbizzi
Astro photo gallery personale: Astro Photo Gallery

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